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Il tamburino magico

raccontato da Flash 98  

 

 

 

Prima, però, il tamburino consigliò loro di imparare a suonarlo e si offrì di fargli vedere come usarlo. Iniziò a rullare il tamburo e i briganti si misero a danzare.  Ballarono, saltarono, piroettarono fino a quando non ne poterono più e implorarono pietà. Il tamburino smise di suonare e intimò loro di non farsi più vedere.

Riprese il viaggio e finalmente giunse sulla piazza della città. Lì vide tanta gente che piangeva e domandò il perché di tanta tristezza. Un vecchietto gli spiegò:

<< Il nostro imperatore ha deciso di mandare in guerra i nostri figli e noi piangiamo perché sappiamo che la guerra porta solo la morte!>>.

In quel momento arrivò sulla piazza l'imperatore con il corteo dei suoi generali e tutti i giovani soldati.

<<Rallegratevi, la guerra è come una festa ed io vi guiderò alla battaglia!>> -gridò l'imperatore.

Poi si accorse del tamburino e gli disse:<< Ehi tu, tamburino! Suona l'attacco della marcia!>>.

Il tamburino, ben felice di quest'ordine, iniziò a suonare il suo strumento ridendo soddisfatto: infatti, fin dai primi rulli di tamburo, tutti iniziarono a ballare senza riuscire a fermarsi. Anche l'imperatore, per quanto urlasse e ordinasse di trattenerlo fermo, non riusciva a bloccare i suoi piedi ballerini. Alla fine, stanco, giurò che si sarebbe dimesso e non avrebbe mai più fatto una guerra.

Il popolo stette a guardare felice la fuga dell'imperatore e ringraziò il tamburino. Tutte le fanciulle corsero ad abbracciarlo e lui continuò a suonare per loro la musica della pace.

Qualche tempo dopo si sposò con la ragazza più intelligente del villaggio e fu allora che io lo conobbi, quando mi invitò alle sue nozze, dove assaggiai la miglior torta di gelato delle fiabe...

 

Fine

 

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Una volta, quando sulla terra scoppiava una guerra, c'era sempre un tamburino che batteva il tempo per i soldati armati.

Il mio preferito si chiamava "Il tamburino magico"...

 

C'era una volta un tamburino che tornava da una guerra: era povero, affamato e triste perché non aveva nessuno che lo aspettasse a casa.

Mentre attraversava un sentiero nel bosco incontrò una vecchina; la vecchina era affamata e gli chiese un soldo.

Il tamburino, senza esitare, le diede l'unica moneta che possedeva.

Ma la vecchina, in realtà, era una maga buona che lo ringraziò e rese magico il suo tamburo: ogni volta che il tamburino lo avesse suonato, tutti quelli che lo ascoltavano si sarebbero messi a ballare, senza riuscire a fermarsi.

Il tamburino proseguì il suo viaggio; sul far della sera, nel mezzo del bosco, incontrò un gruppo di briganti. I malvagi banditi gli chiesero di consegnare loro il suo denaro. Ma il tamburino non ne aveva! Allora i briganti gli chiesero il suo unico bene, il tamburo.